Spesso sentiamo parlare degli estrattori di succo a freddo, ma non sempre riceviamo le informazioni più giuste e complete: questi strumenti, detti anche slow juicer svolgono il lavoro che viene comunemente compiuto da una centrifuga, ma nel farlo sfruttano un movimento “slow” che permetta di non compromettere con il calore i principi nutritivi del succo prodotto. Se è vero che i costi sono ancora oggi decisamente proibitivi, pur trattandosi di un elettrodomestico che troviamo sul mercato da anni, è anche vero che il prezzo richiesto (un minimo di 300 euro fino ai 750 ed anche oltre) è da considerarsi ben speso.
Il segreto di questo strumento che possiamo utilizzare regolarmente in cucina per estrarre i succhi da verdura e frutta è dato dal concetto stesso di “succo vivo”. Con questo termine infatti è stato dimostrato dal dottor Norman Walker (che non a caso è noto come “l’uomo dei succhi”) come vengano persi gli enzimi di frutta e verdura quando si raggiungono temperature superiori ai 42 gradi centigradi. Come detto invece un estrattore di succo ha la peculiarità di girare il più lentamente possibile: tutto ciò previene quindi il riscaldamento e la successiva ossidazione al fine di ottenere un succo ricco di enzimi, vitamine, sali minerali e antiossidanti.